Uto ... pie

Silver Silvan | 10.04.2013

Ahahahah, Lady, ti racconto cosa mi è successo poco prima di Pasqua, non ricordo se giovedì o venerdì santo. Ero al telefono e sento suonare il campanello. Dico all'interlocutore che l'avrei richiamato dopo un po', alzò le mie chiappotte dal divano e apro la porta. Mi ritrovo davanti due tizi, una lei sorridente vestita di nero che mi è stata sulle balle in automatico perché era vestita di nero e sorrideva: già da solo un controsenso. Con un sorriso a 34 denti mi dice che vuole invitarmi con un tono come se volesse regalarmi 50.000 Euro cash e mentre lo dice mi porge un volantino con un disegno della faccia di ... quello che in parecchi chiamano Gesù. Io non lo prendo e rispondo "Ah, grazie, non mi interessa, sono atea" . Di solito la frase funziona e scoraggia chiunque, ma a quel punto lei insiste e dice che lo fanno per promuovere il dialogo. Al che le ho risposto: "Guardi, per me queste cose sono come andare a vedere un film dei fratelli Vanzina: tempo perso." La cosa più divertente è stata la sua faccia, ha immediatamente cambiato espressione e le è sparito il sorriso. Anche adesso, ricordandomelo, sto ridendo! Però prima di chiudere la porta le ho detto buonasera, eh, anche se mi aveva fatto interrompere la telefonata. E, non bastasse, era vestita di nero e sorrideva.

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