Fuochi d'artificio

banditore | 23.05.2013

Morire per un concetto sarà eclatante, ma funziona una volta sola. E' la parte debole della cosa. E che parte.
Io non credo proprio che quel signore focoso si sia fatto saltare la testa per dimostrare di essere eterosessuale; l'avesse fatto per questo, sarebbe solo pazzo. E invece, secondo me, non è pazzo: è invece un ragazzo, un ragazzo di testa.
Perché i ragazzi sono immaturi perché non sono colti, laddove "cultura" non è una somma di nozioni, ma lo strumento per collegarle, che si impara - talvolta - con la maturità; se quel signore non fosse stato un ragazzo (e dunque un incolto) avrebbe capito che, volendo proprio spararsi, ci si potrebbe sparare per mille motivi degni della massima protesta: perché le organizzazioni criminali arrivano al Governo! Tremendo, no? Altro che i "froci". Perché anche i Governi non criminali se ne impippano del Darfur, ad esempio, dove si crepa sparati anche senza idealismi estremi, oppure hanno provato massima noncuranza per il Ruanda, dove alle pistole preferivano il machete, senz'altro più eclatante.
Ci si potrebbe sparare perché c'è chi va in San Pietro ad ascoltare in estasi la figurina che fa capoccetta dalla finestra, seguitando a predicare in nome di Cristo, e manco un cristo che gli dica: "ohé, ma lo IOR checcazzo c'entra con Cristo e con la banda della Magliana?".
E poi sarebbe bello inzuccarsi di piombo allo scopo di elevare una protesta contro la tradizione di fare di un uomo una bandiera (monarchi, presidenti) quando è risaputo che l'uomo può essere preso solo come fine e non come mezzo.
Non voglio annoiare. Dico insomma che una pistola bifilare ha circa quindici colpi, noi abbiamo una testa sola, ma le ragioni per morire sono moltissime, troppe. E' perciò che bisogna combatterle a lungo, cioè vivendo.

Un saluto

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