Lo scivolo dell'orso

banditore | 06.08.2013

Una volta mi colpì il racconto di un biologo, uno di quelli che fan ricerche sul campo e dormono nelle foreste, abbracciati al binocolo.
Lo studioso racconto che quel dì che gironzolava per boschi e dunque stava lavorando, vide un orso.
L'orso non si accorse che un uomo lo stava osservando e dunque continuò a fare quello che stava facendo, e quello che stava facendo era salire una piccola altura, sedersi in cima a zampe raccolte e lasciarsi scivolare giù, fino in fondo. Faceva lo scivolo, lì, tutto solo. Andava su e giù per quella altura divertendosi come un bambino ed il biologo non credeva al suo binocolo, ma tant'era.
Quel tanto di orso, solo come si conviene, nella sua vita scomoda - libera, per carità, ma insomma pure scomoda - sempre sotto il mirino ora di un cacciatore, ora di un gruppo di lupi, ora di un altro orso, senza orse, senza amici (sennò sarebbe Yoghi, che invece è un cartone animato), ahò, faceva lo scivolarello e - forse - rideva (non s'è capito perché stava di spalle).
Ho sempre trovato questa storia, esemplare. Esemplare perché? Non saprei, ma magari tu lo sai.
Un saluto.

Nuovo commento