R: R: R: R: R: R: R: R: Longevità

banditore | 12.10.2013

E ridàgli: l'"attore" è l'agente, quello che fa le cose; mannaggia, l'avevo detto (scherzando) che si poteva equivocare.
Tutti comunque agiamo in funzione di un ruolo, quando agiamo; nessuno di noi compie "libere azioni", a meno che non si decida solo di fare, per esempio, due passi.
Ma quando le nostre azioni sono rivolte ad altri, la condivisione impone automaticamente regole, anche solo immaginate, sempre attive nel dirigere l'azione.
"Il soldato è un burattino", è un giudizio personale, condivisibile per alcuni, rigettato da altri; dicendolo così, lei esprime solo il suo parere, ma non parla della cosa in sé. Il soldato, burattino o umano consapevole, agisce e le sue azioni determinano risultati che sono soggetti a variabile giudizio. Perciò parliamo di "effetti collaterali" e di "assassinio" per gli stessi fatti. Questo ci deve suggerire di esprimere meno giudizi e più definizioni, cercando di spiegarci i fatti.
I giudizi (che sono importanti) vengono dopo le definizioni. Altrimenti si giudica a prescindere, ed è mossa incauta, intellettualmente.

Altrettanta buona notte.

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