Cara Lady, sei giovane, molto giovane e non hai esperienza di vita in comune, immagino. Anzi no, ce l'hai: vivi con i tuoi, no? Ecco. Hai presente l'insofferenza che genera la convivenza? Quella te la ritrovi con qualsiasi persona ti tocchi convivere. È proprio una caratteristica connessa al dover condividere lo stesso spazio. Per questo ho sempre detto che, nelle relazioni affettive, bisognerebbe vivere in spazi separati e condividerli solo quando e se si ha voglia di condividerli. Il problema è proprio nella condivisione, che ti porta ad assumere caratteristiche precise agli occhi dell'altro. Dopo un po' ti vengono appiccicate addosso come se fossero eterne. Qualsiasi tentativo di sbarazzartene creerà sconcerto e persino liti. Nel primo caso ti troverai a dover dare giustificazioni, nel secondo a difenderti da accuse campate per aria, nella maggior parte dei casi, originate dal venir meno a quello che ci si aspetta da te. La disponibilità di se stessi è una cosa spontanea e molto bella delle relazioni affettive: quindi il tuo esempio non lo capisco bene, lo capisco benissimo! Purtroppo, è facile che la disponibilità venga fraintesa o data per scontata, dopo un po', perdendo la sua preziosa caratteristica di valore aggiunto nella relazione affettiva. L'alternativa a tutto questo è diventare avari di se stessi, anche se ti sta stretto. Del resto, quello che occupa troppo spazio, ti tocca comprimerlo per forza, se vuoi conservarlo. Anche nel computer.
Ho pensato al perché trovo ridicolo il sado-maso e mi sono trovata una risposta soddisfacente. Nessuna persona sana di mente può divertirsi nell'essere umiliata. In teoria dovrebbe incazzarsi. Pure parecchio. Se si diverte è malata!
Bah
Silver Silvan | 16.11.2013