Accendi anche tu una mignotta

11.11.2013 19:52

[quello che segue è un post volgare. Ed è il primo post volgare di questo blog. Il consiglio è di non leggerlo. O di leggerlo da ubriachi]

Cambiano i tempi, cambiano le stagioni, infreddolendosi a sbafo del surriscaldamento globale, cambia persino ladymarica, ma non cambia l'uso, a solo consumo femminile, del termine prostituta. Più derivati vari.

Io, molto personalmente, però, i derivati li differenzio.
Trovo che il termine prostituta identifichi un lavoro. Il termine troia, invece, un complimento intimo e personale da rivolgersi esclusivamente con una certa complicità. Puttana e zoccola, pur non amandoli particolarmente, sono variazioni di questa categoria. E si sa, in un rapporto, le variazioni sono importanti. In ultimo catalogo come assolutamente dispregiativi, insulti, mignotta e bagascia.


Comunque questa è una divagazione a carattere generale. Bypassabile volendo.

Stavo pensando, oggi pomeriggio, a come la figura della mignotta, in dispregiativo quindi, sia assolutamente lontana dall'immagine di “donna che vende il proprio corpo” come vorrebbe la definizione autorevole. Mignotta oggi, e per me soprattutto, ha più a che fare con leggera, sporca (ma moralmente, non fisicamente) e, in qualche misura, scorretta donnaccia.

Quindi la mignotta non è, esattamente, quella che va a letto con una pluralità di uomini (fortunatamente, direi, non è più così!). Quella è una donna che ama il sesso, si diverte e tanti eccetera. Oggi la mignotta è quella che fa un gioco sporco, con una pluralità di uomini, e alla fine, nella maggior parte dei casi, manco gliela dà.


La riflessione m'è venuta, tanto per cambiare, da qualcosa a cui ho assistito. Lei, la mignotta, decide di essere amica di una certa ragazza. Le spiega quanto il tipo che frequenta sia assolutamente uno stronzo da non frequentare, uno stronzo che la fa soffrire. Quindi si offre di salvare questa povera, e scema, fanciulla dalle grinfie del suo aguzzino (senza minimamente sincerarsi del fatto che a lei, magari, piaccia un sacco la stronzaggine!).
Pochi giorni dopo flirta amabilmente con il ragazzo stronzo di cui sopra. E gioca sull'espressione “dormire insieme” rendendola una semi-promessa di coito. Ovviamente tra “dormire insieme” e “prometto il coito” c'è la differenza della chiarezza. 
Questo è il requisito fondamentale della mignotta moderna: dire no alla chiarezza.


La mignotta ha poi un altro requisito altrettanto fondamentale: un quoziente intellettivo basso. Quindi non riesce a distinguere una “provocazione” da un “farsi illusioni”. E questo la porta a pensare che qualsiasi uomo sia caduto o cadrà a suoi piedi.
E, per carità, è anche possibile nella maggioranza dei casi, ma forse non così facilmente come intende lei.

La mignotta ha anche un altro requisito. Ma più problematico rispetto al primo. E' fica. Il ché non significa automaticamente bella, ovviamente, ma significa “si vende bene”. Benissimo.
Ha un nome da gattina. E' esile. Complessata al punto giusto. E vuole, a tutti i costi, apparire persa, demoniaca, depressa, interessante, intelligente, triste, oscura, profonda. Non lo è mai.

Ho un altro esempio. Ho conosciuto una ragazza che ci provava col “mio tipo” e che, con lui, sosteneva di volere me ma di essere eterosessuale. Non ricordo una volta in cui io mi sia incavolata tanto.
Questa è sporcizia. Di intenti e dichiarazioni. Da mignotta senza passare dal via.
Lei vuole lui, tantissimo, ma a lui dice di volere me. Mignotta due volte sporca. Come da manuale.

Come dicevo poco più sopra, la mignotta moderna non la dà.
La promette, la ripromette, la mostra ma guai a pensare qualcosa in più (di meglio in realtà!). Il ché è, secondo me, molto più spregevole del classico “la do a tutti”. Perché non solo la mignotta si sta vendendo, interiormente, ma svilisce anche gli uomini che la incrociano. Li fa sentire poco adatti, poco belli, poco apprezzati. Non che una donna che la promette la debba dare a tutti, sia chiaro e per carità, ma una donna che gioca con tanta convinzione cercando di scardinare tutto e poi, facendo tutto da sola, si indigna e finge preoccupazione perché qualcuno ha pensato che “questa ci sta”, dovrebbe, come minimo, godersi il sesso. Però no. La mignotta gode di più e massimamente a distruddere e spargere le voci di quella distruzione.
Non so se mi spiego. E' un gioco disprezzabile. La mignotta moderna, semplicemente, dopo averla venduta, non la dà.

Allora la vera mignotta, per non apparire solo una facile e scorretta, che fa?
Fa una mossa scema, come lei. Tira fuori la parolina che si usa sempre quando non si sa che dire: amore.
“sai, io sono innamorata di una persona”;
“sai, io vivo di un amore impossibile”;
“sai, io ho amato e sono rimasta scottata”;

Sai, mignotta cara, l'amore non è 'sta roba, non è un nascondiglio per non darla!

Forse questo post, un po' misogino, sembra scritto da un uomo. In realtà è che sono stanca delle donne. Un concentrato, per la maggior parte, di insicurezza trasformata in presunzione e diffusa con “chi ha le cosce più magre”.
Ma se sei una merda sempre merda rimani, cosce magre, tanto magre, che siano.

Accendi anche tu una mignotta

semplicemente... puttane

Esperia | 14.11.2013

Non fidarsi mai ! delle amiche ,che ti parlano male del tuo lui...

non ragionar di lor

O | 13.11.2013

ma guarda e passa! (e dammi il suo indirizzo di mail :-)!!!)

Volgarità

Silver Silvan | 13.11.2013

Non è così volgare questo post, lady. A parte il fatto che ho letto decisamente di peggio, alla fine sono i comportamenti di certa gente che sono volgari, non lo scriverne. Mi duole dirlo, ma di donne mignotte ce ne sono a frotte. Doversene distinguere costa una grande fatica che mi risparmierei molto volentieri. La libertà sessuale non c'entra molto.

Ufficiale e gentiluomo

Silver Silvan | 13.11.2013

Sono d'accordo sul concetto di mignotta=scorretta. La slealtà di certi comportamenti non può che suscitare indignazione. Mignotta è una che la sventola per ottenere qualcosa, non necessariamente denaro. Mi viene in mente un film, ufficiale e gentiluomo! che la tratteggia abbastanza bene. Mi duole dirlo, ma sono moltissime quelle che si comportano slealmente. Ho assistito a scene davvero raccapriccianti. Lo fanno anche i maschietti, ma di solito sono meno subdoli, col risultato di sembrare grotteschi.

ferocemente femmine

banditore | 12.11.2013

Donne feroci; poi dice che i luoghi comuni son banalità. La ferocia più graffiante, tra donne, è darsi epiteti solitamente usati dagli uomini (i meno garbati) nei confronti, appunto, delle donne. Perché sono i più svilenti, è ovvio, i più degradanti, rimandano ad una idea di dominio brutale e di disprezzo insieme.
Ma i termini, io credo, le parole, sono veicoli su binario, non è che ci si possa salire e farsi portare dove si vuole: vanno solo là dove vanno, per moltissimo tempo. Poi magari cambiano un po', dopo moltissimo tempo, su nuovi binari.
Ed allora "stronza" può essere quella donna che dice Marica, mentre "mignotta" è la stessa donna, per un amante tradito, e romano. La lussuria di un "mignotta" detto da donna a donna, è comunque impagabile.
E gli uomini stanno a guardare.

R: ferocemente femmine

Silver Silvan | 13.11.2013

Gli uomini sono troppo stupidi per parlar male delle mignotte. Quanto meno perché, in quanto utilizzatori finali, chi disprezza compra. Quindi raramente parlano con cognizione di causa. Di solito, si appropriano delle opinioni che quelle irreprensibili appioppano a quelle non irreprensibili e le danno proprie. Salvo approfittarsi della situazione quando capita. L'occasione, si sa, fa l'uomo ladro. E i ladri, occasionali e non, sono numerosi quanto le mignotte, occasionali e non. Alla base delle loro azioni c'è lo stesso compromesso, dopo tutto: il do ut des. Quindi si intendono a meraviglia. Alla fine, la morale è sempre quella. L'uomo è sempre un uomo e la donna è mignotta dentro. Per le eccezioni un bel calvario.

R: R: ferocemente femmine

banditore | 13.11.2013

Sempre massimalista, eh? Attenzione, però: è la via per il razzismo.

R: R: R: ferocemente femmine

Silver Silvan | 15.11.2013

A parte il fatto che il razzismo non l'ho inventato io, mi sfugge il nesso.

tu sei geniale

Alice | 11.11.2013

Grazie!!! Grazie Marica di esistere!!!!!
Sono d'accordo con tutti i punti. E poi la mignotta non è quella cui piace il sesso (perchè quello piace a tutte!) è quella stronza, scorretta, poco chiara e infine di una semplicità estrema dovuta al suo scarso Q.I. che però fa subito breccia (e poi non la da).

R: tu sei geniale

LadyMarica | 11.11.2013

ti amo. No, seriamente. Se tutti capissero la chiarezza di 'sta visione saremo avanti anni luce. Altro che "mignotta" quella sul marciapiede! Poveraccia. E' un insulto che non merita.

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