Mani gialle

05.03.2013 18:00

Mi sbagliavo. Occhi di pozzo non voleva prendere una caffé con me. Tanti isterismi per niente.
Tanti ma non sufficienti. Già, perché Occhi di Pozzo vuole cenare con me. e Lady Marica che cena con Occhi di Pozzo è un horror senza sangue.


Interno auto. Sera.
Sono al volante, in un ritardo imperdonabile. E' una sera calma e guido da folle. Indosso un accappatoio troppo piccolo che mi scopre le gambe. Mi sento conciata malissimo.
Le mie mani sono piene di vesciche schifose, gialle e, da quel che vedo, anche dall'odore nauseante. Sono sempre in ritardo. Molto in ritardo. Parcheggio e capisco perché ho un accappatoio addosso. L'appuntamento è in una sauna, alle terme.
Non mi toglierò l'accappatoio per niente al mondo: rifletto prima di entrare.

Vedo Occhi di Pozzo. E' bello e gentile come al solito, nella mia testa, ma molto sfocato alla luce delle mie preoccupazioni. Molto meno messo a fuoco rispetto alle mie mani, per dire.
Tento di nascondermi le mani, disgustose, in ogni modo possibile, ma non è facile per niente. Penso dentro di me che, come se servisse, gli ho dato un altro motivo per non toccarmi. In più non lo posso toccare, con le mani così conciate, nemmeno io.

E' solo la mia mente, che in tutta la sua arrogante prepotenza, mi sta dicendo che l'unica catena a impedirmi, finalmente, di far una cosa banale tipo rubargli un bacio sulla guancia, è lei. Per nascondersi dalle sue paure, dalle sue isterie e dalle sue limitatezze, mi fa addirittura credere di aver sulle mani un qualcosa di orribile, contagioso e disgustoso.
Sarebbe affascinante, per me, se non mi riguardasse.

Le terme sono più un percorso di ciò che mi terrorizza che terme reali.
C'è tanta gente, anche volti che conosco. Tutti intorno a me sono bellissimi, sorridenti e colorati. Io sono la tipa in accappatoio indelebile e in bianco e nero. E Occhi di Pozzo mi domanda perché mai non mi vada di provare nulla del centro termale, perché mi ostini tanto a tenermi addosso l'accappatoio. Non è arrabbiato o deluso, semplicemente sembra non capire. Io gli farnetico scuse, nessuna convincente e nessuna reale, ovviamente. Poi ci sono tavoli con dolci. Occhi di Pozzo ne prende due. Mangiare davanti a qualcuno che mi piace? Difficile e troppo personale. Lo temo come poche altre cose. Masticare, deglutire e intanto respirare pure senza perdere di vista l'insieme della situazione. Non si può pretendere così tanto da me.
Forse temo solo di più, di mangiare, essere così pedante e noiosa. Ma è un forse, perché il dolce, alla fine, non so con quale scusa, non lo mangio.

Il mio sogno finisce con me e Occhi di Pozzo seduti su un grande balcone a guardare un cielo sereno delle sei di pomeriggio, con strisce di colore e silenzi. Un cielo che, per l'orario in cui era iniziato il sogno, non dovrebbe esistere. E sento scorrere la conversazione, tranquillamente, sempre più naturale, mentre pian piano io mi sveglio.

Ho deciso che mi metterò uno sticazzi e una barzelletta. Son contenta, ma nevrotica.

Mani gialle

e siamo in due

Gogo | 05.03.2013

Impossibile mangiare davanti a chi ti piace. Non so cosa dire. Vai "mangiata" ed improvvisa! Baci.

R: e siamo in due

LadyMarica | 06.03.2013

lieta che qualcuno capisca quel punto veramente. Lieta, ma non per te.

Bacio carissima :)

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