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21.02.2013 01:30

"Il motto "Volere è potere" è la superstizione dell'uomo moderno"

(Carl Gustav Jung)

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Indiana Jones

banditore | 22.02.2013

Come non dare ragione allo Jung? Che si contraddiceva (come disse il poeta Withman: "mi contraddico perché sono vasto, contengo moltitudini") occupandosi dappresso di irrazionalità. Si dirà: - per forza se ne occupava, era uno psicologo! - ma lui cincischiava tanto, con l'irrazionale, che si può supporre ne fosse affascinato non solo dal punto di vista clinico. Ad esempio, dovendo prefare l'I-Ching, il libro oracolare cinese, lui ci gioca e si fa fare l'oracolo, è conquistato dal responso, si spinge a insinuare che il libro, in fondo, funzioni non tanto per l'ermetismo che contiene (e che consente molte interpretazioni, tra cui quella adatta) ma per qualche sua arcana virtù.
Non lo dice proprio così, ma insomma.
Il famoso contrasto con Freud deve essere stato provocato dall'improvviso ingresso del Maestro nella stanza dove Jung si stava facendo l'oracolo; Freud (che era un peperino) ha preso libro e discepolo e li ha scaraventati sul marciapiede, tra i passanti.
Era tanta l'energia creativa, l'aura magnetica di Freud, che libro e discepolo sono diventati famosi.
Aveva ragione lui o loro?

R: Indiana Jones

LadyMarica | 22.02.2013

io di Jung non ho, in effetti, una grandissima opinione. Come dici tu, appunto, per me, sull'irrazionale, non solo Jung ci gioca troppo, ma non cerca mai di tradurlo in razionale, piuttosto preferisce credere a poteri magici e sogni premonitori. Questo di lui non mi piace. Ma in effetti non ho troppa simpatia nemmeno per Freud. Le sue teorie erano originali, hanno aperto tanto, ma lui ha giocato troppo sulla logica dell'inconscio, senza rendersi conto che la spiegazione che dava non era così convincente. A parer mio ovviamente.

Ho ragione io, nessun altro :D
(ma scherzo, ovviamente)

R: R: Indiana Jones

banditore | 23.02.2013

Ovviamente. Hai ragione.

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