Debiti di fumo

04.02.2013 00:45

 

“Comportati bene” è il, circa sexy, avvertimento che mi viene in mente, sabato, cadendo, al solito oramai, con la testa in una bacinella azzurra. 
“Ma io mi comporto sempre bene”. Mi viene in mente anche la mia bugiarda risposta in merito mentre affogo nel mal di stomaco alcolico. Tipico, banale e doloroso. Bevi troppo (troppo per un corpo solo, mica troppo in generale!) e poi, giustamente, la paghi.
 
Poi arriva domenica. Forse troppo presto rispetto a quello che volevi, forse avresti dormito un altro po'. Però ti vesti e vai al tuo, bellissimo, impegno. 
 
Il tuo bellissimo impegno* però ha gli occhi tristi. C'è un lutto, un padre morto, una roba, insomma, che rende difficile il sorridere. 
 
Sei a casa della msdc (mezza specie di cugina) e lì di solito è una sfida il riuscir a rimanere seri. Tu andandoci quella domenica quasi hai paura: il dolore degli altri è difficile. 
De André dice che “per tutti il dolore degli altri è dolore a metà”. Ed è questo a renderlo difficile secondo me: lo sanno tutti che il dolore di qualcun altro non è il tuo, che fa meno male. E quei tutti hanno paura, io compresa ovviamente, che sia indelicato ammetterlo e che, scontrandosi con un dolore altrui così forte, prima o poi, anche se non vuoi, venga fuori che il dolore non è il tuo.
 
Ma a casa della msdc riescono persino a non fartelo vedere. Poi che lo noti è un'ovvietà, un dolore così si nota per forza, ma loro, tutti loro (msdc e marito), riescono a non fartelo sentire, a non farti sentire la colpa del “il dolore degli altri è dolore a metà”.
 
A te viene in mente cosa si prova in un momento del genere. Tuo padre muore e tu, anche se magari lo sapevi da prima, ti accorgi che è finito qualcosa. Non muore solo una persona a cui vuoi bene, muore la tua immortalità, muore l'infanzia, muoiono i ricordi, piacevoli come spiacevoli, i tabù, i limiti che magari non ti piacevano, che magari hai anche superato, ma che facevano molto “casa”. Uno può crescere in un posto che non fa per lui, superarlo pure, ma quando quel posto viene distrutto sentire comunque la tristezza della fine, del non tornare più.
 
Tu ti ricordi di quando è toccato a te, quando è morto tuo padre. Non ti fa alcun effetto ricordare, non ti fa alcun effetto perché lo hai messo in un angolo separato e inarrivabile. Non è bene, non è male, è più semplice. Fa, l'amato psicologo, quando mi chiede di lui rimane stupito dal mio sorriso: io posso raccontare per filo e per segno tutto di quella sera in cui è morto senza guardare nemmeno una volta, senza lasciarmi toccare. Sì, sono abbastanza soddisfatta della mia costruzione che ripara dal dolore.
 
L'unica cosa che vorresti è dare a quelle persone tutto l'amore che loro hanno dato a te in quel momento. Lo so che sembra una frase un po' scema, ma è la migliore per spiegare cosa vorresti. Ricorderò per sempre di non aver sentito un abbraccio anche se ho abbracciato almeno venti persone quella sera fino a che non è arrivata la msdc. Nel suo abbraccio c'era un amore così immenso da far tornare un po' di sole. Vorresti essere lo stesso conforto che loro sono stati con te. Non ti salva niente dal dolore di una morte se non l'amore di qualcuno. Amore è una parola che non mi piace. Io la intendo come calore, sole, vita, affetto, presenza, speranza, possibilità.
 
Però non ci riesci, non veramente. Non riesci a comunicare quanto bene vuoi, quanto vuoi esserci, quanto vorresti abbracciare. Abbracciare qualcuno è difficile, poi se ad abbracciare è una come me che non è abituata a farlo e a riceverlo qualcuno che lo è anche meno, forse, la faccenda si complica leggermente. Non riesci, come vorresti. Eri e rimani in debito d'amore.
 
E delle sigarette che hai rubacchiato perché con la roba elettronica risparmi un sacco: le sigarette le rubi e non le compri più.
 
(*) se leggendo avete pensato che era un uomo dovete vergognarvi! Io ho smesso con quelle bruttissime cose.
 

Argomento: Debiti di fumo

"beve bene, chi non vomita tutto"

msdc | 04.02.2013

hai scritto quello che io stavo pensando stamattina mentre ero in macchina, il dolore degli altri non è il nostro, fa male, perchè fa male guardare gli altri soffrire, senza poter far nulla e sentendoci inutili. Non sono un'ipocrita e non ho versato lacrime finte, le uniche che ho versato erano per lui che ha perso un padre, e grande e grosso com'è, piangeva come un bambino, cazzo che male che mi ha fatto!
se fossi stata al funerale, avrei pianto anche io, perchè sono convnta che la maggioranza delle persone ai funerali, non piange per il morto li davanti i loro occhi, piange per se stesso, per il proprio dolore,per qualcun altro che hanno perso, e io non mi toglo dalla maggioranza.
il tuo non abbraccio, lo abbiamo sentito fino alle ossa per quanto era forte, non sai quanto la tua, anzi la vostra presenza, abbia cambiato la nostra giornata.Solo con te, una giornata del genere, si poteva trasformare in una giornata di risate, e non perchè non hai cuore, è perchè anche tu sai che il vero dolore sta nascosto in quell'angolo, e non è necessario tirarlo fuori a comando, non serve a un cazzo spegnere tv e radio per 40 giorni, o vestirsi di nero, quella è solo apparenza, un fare di circostanza che non ci appartiene.
Al mio funerale voglio gente come te, venite pure vestiti in bianco, e raccontatemi qualche barzelletta macabra...apprezzerò!
Smettila di farmi piangere con questi post, altrimenti sarò io a venire al tuo di funerale.

si, sei in debito di qualche sigaretta, al prossimo morto ricambierai :)

"e toglietevi queste facce da funerale"

R: "beve bene, chi non vomita tutto"

LadyMarica | 04.02.2013

oh msdc, il primo commento è il tuo, quasi mi piace 'sto posto! Sono perfettamente ragione: ai funerali si piange per un sacco di cose, non sempre per chi è morto. A volte si piange persino per se stessi e per la paura di "toccherà a me".
Detto questo ma che sei matta a piangere? Sembra che parliao di funerali!

"beve bene, chi non vomita tutto"

msdc | 04.02.2013

io l'ho pensato al funerale di tuo padre, guardavo la faccia di ognuno e mi sembrava di leggere nella loro testa "allora domani potrebbe toccare a me", scommetteri che qualcuno abbia perfino deciso di smettere di fumare da quel giorno.

hai ragione, fanculo le lacrime, tirate fuori la nutella!

R: "beve bene, chi non vomita tutto"

LadyMarica | 04.02.2013

Io, nemmeno a dirlo, vorrei una sigaretta :)

Mi astengo

Silver Silvan | 04.02.2013

Mi astengo.

R: Mi astengo

LadyMarica | 05.02.2013

vuol dire male?
però io il commento l'ho apprezzato tanto comunque (e tu penserai chissenefrega, lo so) :)

R: R: Mi astengo

Silver Silvan | 05.02.2013

Troppo privato, come argomento. Per me, eh.

Il sole.

Pant | 05.02.2013

Il vostro bellissimo rapporto di cugine,quasi sorelle si può dire,mantenetelo sempre vivo e bello come adesso! Ho sentito il calore da quì.Mi dispiace per il resto,ma posso dire che avete davvero un rapporto speciale.

La vecchia cara Pant.

R: Il sole.

LadyMarica | 05.02.2013

oh cara vecchia cara Pant (cara una volta di più), grazie per aver visitato questo luogo. Io e la msdc ci capiamo, quello è, c'è sicuramente la volontà ma anche il fatto che, non si sa come, abbiamo qualche devianza in comune :)

deviazioni di famiglia

msdc | 05.02.2013

il fatto che io alle 6:30 di mattina, venga qui a controllare i commenti, prova la mia deviazione e devozione verso mia cugina e i suoi progetti :)

Grazie pant, credo sia quasi impossiblie distruggerlo, anche volendo,sarebbe come andare in giro con mezzo cervello in meno, e non ho detto cuore, perchè quello ne abbiamo mezzo in due :)

R: deviazioni di famiglia

LadyMarica | 05.02.2013

alle 6 e 30 di mattina è devozione quasi cattolica, ti avverto :)
mezzo cuore in due è bellissimo, pure una stima ottimista :)

Ostia

Silver Silvan | 05.02.2013

Ditevelo ad Ostia e la comunione sarà completa!

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