Negli ultimi anni ho perso due nonne sui 94 anni, una prozia di 93 e un'altra prozia di 104.
Il raffreddore mi viene varie volte tutti gli anni.
Le due cose quindi non si escludono
Quando sto male, io sto malissimo
Lui: ma dove sei?
Io: a casa
sul divano
a morire
Lui: ancora?
Io: sì
Lui: ma smettila! Hai solo un miserrimo raffreddore.
Io: non è affatto miserrimo. E' gravissimo. Fammi almeno lamentare nelle mie ultime ore.
Tu che fai?
Lui: sono a trovare mia nonna, ha 96 anni!
Io: 96 anni?!
Lui: nella mia famiglia siamo tutti longevi.
Io: non vi prende mai il raffreddore, vero?
Lui: no, mai.
Io: ecco, te lo dicevo io che il mio raffreddore è presagio di morte!
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Quando sto male, io sto malissimo
longevità
Tetto | 17.10.2013
patetico post
Esperia | 15.10.2013
Abbiamo scoperto ,la parte vulnerabbile di Lady Marica.Se ti serve una iniezione non fare complimenti:)
Blind lady, blindati!
Silver Silvan | 08.10.2013
Lady, il raffreddore viene quando sei vulnerabile! Non c'entra la morte, c'entra una serie di piaghe d'Egitto di varia natura e il raffreddore è la più risibile. Blindati!
Esperia
ancc'ì | 07.10.2013
Anch'io ho avuto una nonna-anzi 2:Puna morta a 93 anni mentre si lavava chiusa in bagno- mia zia ,gli ripeteva spesso-mamma! fammi il piacere di non passare la chiave! quando sei in bagno._ per uno starnuto non si muore....o.. forse si
Longevità
banditore | 06.10.2013
Anch'io avevo una nonna vecchissima; toscana verace, ed intendo proprio dura, graffiante, fiera ed indipendente; mollò ai suoi tempi la famiglia per seguire un amore suo, in anni nei quali questo era considerato peggio d'un atto di cannibalismo.
Quando invecchiò oltre i novant'anni, quasi cieca, volle andare al ricovero per anziani. Ci opponemmo, offrendole la possibilità di una badante in casa. "In casa mia non ci voglio nessuno" - rispose, e se ne andò.
Andavo a trovarla e, vedendola triste in quel cacchio di posto dove la sua mente limpidissima non trovava compagnia, cercavo di riportarla a casa; mi minacciò di non ricevermi più, se continuavo a romperle le scatole.
Quando anche in lei la vita cadde (perfino lei cadeva!) andai sul suo letto di agonia e le bisbigliai teneramente: "dài nonna, quando starai meglio ti riporto a fare una gita e a mangiare il gelato..." - non dimenticherò l'espressione che mi fece, ad occhi chiusi, senza più forze: sollevò le sopracciglia e mosse la bocca in una smorfia scettica, come quando si dice a qualcuno: "ma vai, va', ti sembro fesso? Che mi vuoi raccontare?" - fu lei fino all'ultimo istante. Ripensandola, mi vien da fare il saluto militare.
Eh. Mi sa che si vive a lungo anche da duri.
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Silver Silvan | 08.10.2013
Ma che nonna meravigliosa!!! Scriva la sua storia. Le sciacquette insulse dei blog hanno un disperato bisogno di alternative alle Belen di turno. Se penso alle figure di riferimento delle adolescenti di oggi mi si accappona la pelle.
R: R: Longevità
banditore | 09.10.2013
Non farei, gentile Silvan, l'operazione che mi consiglia, senza ansia; la ragione è che il giudizio sui fatti (e le persone) dipende sempre dal punto di vista: da quello dei figli della Nonna (maiuscolo, come per Napoleone), ad esempio, gli atti di quella che dopotutto sarebbe dovuta essere la loro amorevole mamma, presentavano numerosi aspetti fortemente censurabili.
Un pugno sul naso è bene? E' male? Dipende; normalmente, però, chi lo riceve lo reputa male e non riesce a vedere l'aspetto apprezzabile, e l'inverso accade per l'agente.
Io comunque volevo solo modestamente evidenziare il fatto che, occupandosi meno dei dettagli, si possa anche avere la possibilità di vivere a lungo, se la longevità è un obbiettivo gradito.
Un saluto
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Silver Silvan | 10.10.2013
Signor banditore, ognuno commette atti che possono essere definiti censurabili. Quello che fa la differenza è la motivazione, secondo me; e la capacità di saper riconoscere quando si è fatta una cazzata, invece di glissare vigliaccamente, sperando che tutto finisca nel dimenticatoio. Pretesa assurda, del resto. I torti subiti non si dimenticano mai e alimentano il rancore, la ruggine che mina alla base le fondamenta dei rapporti umani.
R: R: R: Longevità
Silver Silvan | 10.10.2013
P.S. Non ho volutamente seguito il suo esempio: l'agente non agisce a titolo individuale, ma in quanto rappresentante, riconoscibile e riconosciuto, di una forza dell'ordine di tutela al cittadino, in nome dello stato. Se è senza divisa il pugno può essere giustificato; se è con la divisa, no. A meno che non sia disarmato perché gli hanno fregato la pistola o il manganello.