Troppo facile

19.04.2013 00:17

Se rinascessi mai vorrei rinascere molto bella per far politica.

E questo non tanto perché la politica è per gente bella, o non dovrebbe, ma solo perché se fossi bella sarei superficiale (che non significa per forza leggera e soprattutto non è, secondo me, per forza una connotazione negativa) e sicura di me. Invece sono brutta, me ne vanto e non faccio politica. Per ora.

Poi nemmeno la capisco bene. Quindi spiegatemi voi, per piacere, perché a me pare tutto così semplice da darmi la nausea.

Bersani, che gli atei acculturati di sinistra che conosco (pochi) mi dicono sempre che è la scelta migliore possibile, ha chiesto, di continuo, dopo le elezioni, a Grillo di accordarsi su qualche (almeno) riforma e creare un governo.
Grillo ha sempre detto no.
Comportamento che io ho criticato petulantemente, in me almeno, e che pensavo sintomo di una cattiva intenzione. Non mi piace, piccolo inciso, il popolo dei grillini. Vivono sul web, li trovo spesso assetati di maiuscoli gridanti, vaffa e violenza.

Tra ieri e oggi Grillo mi sorprende facendo il nome, tra gli altri, come candidato alla presidenza della repubblica di Stefano Rodotà, uomo di sinistra, che si batte per laicismo e bioetica. Nome eccellente che sembra voler indicare una certa apertura al PD. Anzi, che proprio la dice questa apertura.
Bene. Finalmente. Si mette benissimo.
E invece no. Bersani tira fuori, chissà da dove, il nome di Franco Marini, non solo uomo di dubbia sinistra, per come vedo io la sinistra ovviamente, ma anche appartenente, pienamente alla vecchia politica.
Ecco la degenerazione della rivoluzione francese: a morte il rinnovamento della politica, a morte il tentare di uscire dal continuo susseguirsi degli stessi nomi!
Ecco un nome che ha già ricoperto molti degli incarichi possibili, un nome vecchio, un personaggio vecchio.

E come se tutto questo fosse insufficiente il nome scelto da Bersani è il nome scelto da Berlusconi, Scelta civica e lega nord. Una bella inciuciata in stile preparazione governissimo che fa più squallido, ma solo quasi, dei casi Ruby. Plurale perché è meglio. O almeno a me fa tanto squallido quanto i casi Ruby. Perché se il sesso a pagamento, con una minorenne e le bugie per coprirlo poi sono il simbolo di una completa mancanza di etica, un accordo PD e PdL, di destra e sinistra quindi (la destra e la sinistra esistono, altroché!), è simbolo di una completa mancanza di morale, di un ibrido mescolamento che io, proprio, pure se mi sforzassi, non potrei comprendere.
Quindi Bersani, la scelta di sinistra migliore possibile (?) decide di non cercare dialogo (che poi è oggi un bellissimo modo di dire, molto più raffinato di “cercare un'aggiustatina”) col Movimento Cinque Stelle ma di cercarlo con Berlusconi e non-compagni.

Non riesco a capire che cosa ci sia ancora per salvare, in tutto ciò, Bersani. E io giuro che ci ho provato. Ho votato SEL alle ultime elezioni e, seppure non PD, infondo sempre una sua parte.

Mi viene in mente solo che sì, come ho letto in giro, devono essere proprio stuPiDi. E mi chiedo se sono io che, non capendo nulla, semplicizzo il tutto o se tutti la fanno tanto più complicata per non ammettersi e ammettere che Bersani e PD stanno facendo quanto di peggio si poteva fare. Pure peggio dell'immaginabile mi sa.

Chiudo con le parole, lette da facebook, di Nichi Vendola che, mica per niente, rimane la persona a cui, con tutte le mie forze (contata anche l'impossibilità della cosa) spero sia affidata la nascita di un governo.

"Dovevamo connetterci alla domanda di cambiamento del Paese: dal M5S sono arrivati tutti nomi riconducibili al centrosinistra e invece si cercano interlocutori a destra?

Io difendo il centrosinistra e il centrosinistra oggi ha bisogno di essere difeso da se stesso."

Troppo facile

Sòle splendenti

Silver Silvan | 19.04.2013

Che mondo di BerBeri! Lady, Bersani ha vinto le primarie con metodi tipicamente berlusconiani, pur di fottere Renzi. È fatto della stessa pasta dell'ominide stiracchiato, né più né meno. Due mediocri ad un prezzo stratosferico. Manco alla fiera de' maggio se pija 'ste sòle dai bancarellari!

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